venerdì 27 gennaio 2012

Serata hawaiiana



                                                                    HAWAII



 Se sei un promoter o un gestore di un locale e ti piacerebbe organizzare una serata che profumi di oceano e fiori   chiamaci subito!!
                
                  
                      Possiamo offrirvi:



  • balli di autentica hula hawaiiana,
  • musica dal vivo con repertorio  "island stile" - (set acustico con il cantautore americano James Hoffman)
  • consigli di ricette speciali polinesiane;
  • ambientazione floreale!






info : 320 6051482
wdf.cultura@gmail.com

musicoterapia e biomusica

                                        COS' E' LA MUSICOTERAPIA
  Definizione “ufficiale”: La musicoterapia è una tecnica che utilizza la musica come strumento terapeutico, grazie ad un impiego razionale dell’elemento sonoro, allo scopo di promuovere il benessere dell’intera persona, corpo, mente, e spirito.

Oggi vi sono diversi approcci alla musicoterapia, diverse metodologie, che hanno prodotto diverse musicoterapie, con un ampio spettro che va dall’approccio pedagogico, a quello psicoterapeutico a quello psicoacustico.

La musicoterapia viene impiegata in diverse campi, che spaziano da quello della SALUTE, come prevenzione, riabilitazione e sostegno, a quello del BENESSERE al fine di ottenere un migliore equilibrio e armonia psico-fisica.




Si parla di musica utilizzata a scopi terapeutici già nell'antichità, quando essa era ritenuta in forte contatto con la salute; tuttavia, priva di basi scientifiche, i trattamenti non furono presi in considerazione ma valutati accettabili solo a partire dal settecento, e oggi sono diventati argomento di ricerca e riconosciuti come validi rimedi perché, benché le reazioni delle persone alla musica siano soggettive, buona parte delle persone si mostra sensibile alla musica.

Nella musicoterapia è la musica l'espediente che consente di liberare emozioni e pensieri, mostrare agli altri il proprio stato d'animo talvolta non rivelato a parole; la musica ha la capacità di offrire un processo di apertura dell'individuo che tende consciamente o meno a chiudere alcuni canali che veicolano il naturale  rapporto tra sé e il mondo esterno. 

                      AMBITI DI INTERVENTO: PREVENTIVO E CURATIVO
     
È stata rilevata un’influenza positiva in pazienti affetti da patologie, come 
Sindrome di Down, Coma,Autismo, Disturbi del linguaggio, Nevrosi e psicosi, Anoressia e Bulimia, Disturbi dell'umore, Nati prematuri, Ansia e depressione, Ritardo mentale, Demenza, Disturbi dell'apprendimento.    
La musicoterapia è utilizzata molto anche con bambini con handicap di vario genere per favorirne lo sviluppo psico-fisico, affettivo, emotivo e le capacità relazionali.   
La musicoterapia ha l’effetto di ridurre lo stato d’ansia e di migliorare il tono dell’umore. I reparti ospedalieri in cui viene maggiormente utilizzata sono quelli di terapia intensiva, di oncologia, di medicina delle cure palliative, geriatria, odontostomatologia, ostetricia e ginecologia e nelle unità coronariche.       


                                     MUSICOTERAPIA DEL BENESSERE

Incontri collettivi per adulti, anziani, donne in gravidanza, sedute personalizzate e limitate a genitori e figli.

Musicoterapia in gravidanza e parto

Le ormai numerose esperienze di musicoterapia italiane ed estere confermano l’utilità di affiancare attività sonoro-musicali ai tradizionali corsi di preparazione al parto, poiché la musica può aiutare la gestante a rilassarsi, a contenere l’ansia e a raggiungere uno stato di generale benessere psicofisico.
Musica per la mamma
La gravidanza comporta una serie di cambiamenti non solo fisici ma anche psicologici; i mutamenti che avvengono durante i nove mesi sono talvolta accompagnati da momenti di ansia, stress, paura e affaticamento che possono impedire alla donna di vivere questo straordinario momento della vita in serenità. La musica in questo contesto può essere un valido strumento per aiutare la gestante a migliorare la sua salute emotiva: nelle sedute di musicoterapia la madre si prepara alla nascita del suo bambino abituandosi ad ascoltarne le azioni-reazioni motorie in risposta al suono della voce e della musica, ascoltando se stessa, i suoi ritmi interni ed il loro modificarsi con il procedere della gravidanza. Con attività musicali appositamente studiate si permette alla futura mamma di vivere con serenità i nove mesi dell’attesa, ma anche di imparare alcune tecniche che potrebbero servirle concretamente nel momento del parto. Questo le permette di vivere la nascita con consapevolezza e serenità, attenta e pronta ad assecondare i segnali provenienti dal suo corpo e dal suo bambino (AUDITORE-PASINI, 1998).
Musica per il bebè
La musicoterapia prenatale prevede anche una serie di attività per stimolare il piccolo e per favorire così la comunicazione fra mamma-bambino. La musica durante l’attesa è il canale privilegiato di questa comunicazione e le varie attività ritmico-sonore permettono di preparare una relazione affettiva equilibrata e serena, nonché di stimolare adeguatamente lo sviluppo strutturale e funzionale del sistema nervoso del feto stesso. Infatti, tutti gli stimoli presenti nell’ambiente nel quale il feto cresce (suoni interni ed esterni alla madre), contribuiscono allo sviluppo delle e vie sensoriali acustiche, favorendo anche il processo di maturazione strutturale e funzionale del Sistema Nervoso (AUDITORE, 1998). Ma la musica per eccellenza che piace al piccolo è senza dubbio quella prodotta dalla mamma, ossia la sua voce: la colorazione timbrica e melodica della voce materna è veicolo di emozioni ed affetti, è una carezza ed una “coccola sonora”, ma anche un vero strumento per comunicare al piccolo stati di "trepidante accoglienza o al contrario di gelido rifiuto" (BENASSI, 1998).
Il canto prenatale
Il canto aiuta la gestante a migliorare il respiro, ma anche a farle scoprire il piacere di cantare per il bebè, contribuendo così anche al suo sano sviluppo. Dagli studi di psicofonia effettuati dalla cantante Maria Luisa Aucher in collaborazione con Paul Cauchard, neurofisiologo della Sorbona, è emerso che la voce investe interamente il corpo del feto: in pratica quella più grave del papà è potenzialmente in grado di stimolarlo dai piedi all'addome, mentre la voce più acuta della madre, dalla vita alla testa. Dall'osservazione di neonati, figli di cantanti professionisti, si è riscontrato che dove era la madre a cantare per tutta la gravidanza il bambino mostrava alla nascita solidità alla nuca e vigore degli arti superiori, quando invece era il padre si assisteva ad una precoce deambulazione. Il canto prenatale svolge anche un'azione auto-analgesica, poichè la pratica aiuta la partoriente a produrre le endorfine, sostanze che attenuano spontaneamente la percezione del dolore. La respirazione distesa, invece, influenza positivamente il tono muscolare, che perciò risulta meno contratto (BENASSI, 1998).
Uso spontaneo della voce
Alla psicofonia si affianca anche l’uso spontaneo della voce in tutta la sua gamma espressiva, affinché con una attività di canto libero la mamma impari ad usare la voce in modo non convenzionale, come mezzo di comunicazione e trasmissione degli stati affettivi materni, ma anche a regolarizzare naturalmente il suo ritmo respiratorio. La ricerca di “ninna nanne”, filastrocche e nenie da cantare al bambino, fa sì che la madre ed il padre vengano aiutati a scoprire un proprio modo sonoro per rivolgersi al bambino, e quindi a formare pensieri per lui, a “prendersi cura” di lui, anche grazie al benefico massaggio attivo che viene fatto al feto con le vibrazioni prodotte dalla voce dei genitori (AUDITORE 1998).
L’ascolto musicale
L'ascolto musicale rilassa, distende, favorisce il contenimento dell'ansia e aiuta la gestante a creare immagini positive e piacevoli: le musiche più adatte allo scopo sono lente, dolci e tranquille e spesso rievocano scene di vita infantile, paesaggi montani e naturali. Queste stesse immagini vengono richiamate alla mente durante le fasi del travaglio, tra una contrazione e l'altra, e aiutano moltissimo la partoriente a distrarsi, a recuperare le forze e ad agevolare il riposo, prima di una nuova spinta. Le “visualizzazioni” solitamente vengono conservate e ricordate dalla donna anche senza l'aiuto della musica; l'ascolto, infatti, è accettato solo nelle prime fasi del travaglio, quando i tempi di recupero sono abbastanza ampi e cessa, invece, quando le contrazioni si susseguono a ritmi più frequenti, che non coincidono più con quelli musicali del brano e con quelli mentali della partoriente. All'ascolto sono assolutamente esclusi brani a carattere depressogeno, ansiogeno, ricchi di dissonanze e poco rassicuranti; sono eliminate anche quelle composizioni che possono amplificare la ricezione del dolore, se riascoltate nel corso del travaglio (BENASSI, 1998).
Movimento e danze libere
Grazie al movimento come espressione di Sé, ricerca di equilibrio, fonte di benessere, la futura mamma prende confidenza con il proprio corpo in trasformazione, impara a percepirlo nelle diverse parti, lo distende e ne sperimenta le varie posizioni nello spazio. Le danze proposte hanno anche lo scopo di migliorare la circolazione degli arti inferiori, di aumentare la tonicità corporea, di attivare nella gestante il movimento rotatorio dei fianchi e di controllare il movimento di basculazione del bacino, nonché di massaggiare e coccolare il piccolo in grembo (AUDITORE, 1998).
Strumenti musicali
L’uso di strumenti musicali molto semplici (tamburi, maracas, triangoli, sonagli, piatti, legnetti … sono subito facilmente utilizzabili da tutte e non serve nessuna conoscenza teorico-musicale) offre alla gestante la possibilità di esprimersi musicalmente con libertà, ricercando il proprio ritmo interiore: alcuni strumenti facilitano la relazione con il feto attivando uno scambio di segnali ritmico-sonori, che avvicinano la madre al suo bambino in un dialogo reale (AUDITORE, 1998).


BIOMUSICA
 informazioni da www.biomusica.com

La Biomusica è un nuovo ramo della Musicoterapia che utilizza antiche conoscenze sull'influenza del suono nelle persone.
E' una disciplina di carattere evolutivo e metodo integrativo che agisce sugli aspetti emozionali, fisiologici ed energetici dell'individuo, attraverso tecniche ludiche, di respirazione, di movimento, di rilassamento attivo ed emissioni di suoni, come stimolo e/o complemento di processi terapeutici.

Il punto di vista evolutivo determina il suo punto di forza, perché considera ogni individuo, un essere in costante evoluzione, indipendentemente dalla condizione fisica o psichica in cui si trova. Tutta l'azione terapeutica della Biomusica è sottomessa a questo punto di vista, il ché determina un atteggiamento positivo nel terapeuta e una conseguente risposta da parte del ricettore. Per questo motivo, consideriamo importante non subordinare l'aspetto evolutivo a quello terapeutico, ma il contrario: l'evoluzione personale può comprendere , tra altre cose, il processo terapeutico.
Metodo integrativo perché la Biomusica utilizza il suono come motivante, stimolatore ed evocatore di situazioni emozionali, ma integra anche altre tecniche per agire sull'organismo, sull'emozionalità e sul campo bioenergetico della persona.

La Biomusica - Musicoterapia Evolutiva è una metodologia d'intervento musicale, diretta e pratica, che si propone di agire su due aspetti complementari della persona: l'emozionale ed il fisiologico.
Il principio attivo di questa tecnica è l'uso del suono sul triangolo Corpo - Emozione - Energia. A questo fine utilizza antiche conoscenze sull'influenza della musica nel corpo umano.
Essa non si rivolge solo a chi soffre di una patologia ma a chi è insoddisfatto delle proprie limitazioni e vuole migliorare il rapporto con la realtà.
Perciò la Biomusica non si limita ad applicare le sue tecniche ma, oltre a questo, tenta di collocare la persona in una posizione dalla quale possa capire - o almeno tentare di capire - che la risoluzione dei suoi conflitti è appena il primo passo verso l'equilibrio interno ed un salutare rapporto con se stesso e con gli altri esseri viventi.


                                                      World dance family
                                                 info Francesca 320 6051482